Con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 45 del 7 aprile 2025, recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”, sono state introdotte importanti novità in merito alla Carta del docente. Per l’anno scolastico 2024/2025, il beneficio del bonus di 500 euro è stato esteso anche ai docenti con contratto a tempo determinato annuale, con scadenza al 31 agosto 2025. Si tratta di un’estensione attesa da tempo e ora formalmente riconosciuta dalla nuova normativa.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato che a partire da martedì 24 giugno 2025, è attiva la piattaforma Carta del docente anche per i docenti con contratto a termine che rientrano nei requisiti sopra indicati. Il bonus potrà essere utilizzato entro il 31 agosto 2026.
L’accesso alla piattaforma avviene tramite identità digitale (SPID o CIE) all’indirizzo:
https://www.cartadeldocente.istruzione.it
Invitiamo i colleghi interessati a verificare la propria posizione e a usufruire del beneficio entro le scadenze previste.
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ha pubblicato con nota prot. n. 4456 dell'11 giugno 2025, indicazioni operative in merito agli adempimenti di fine anno scolastico legati all'inclusione scolastica.
Di seguito i principali adempimenti richiesti alle scuole:
Invitiamo tutto il personale scolastico a prendere visione della nota e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite.
Con la nota ministeriale n. 133215 dell’11/06/2025, sono state definite le modalità operative per l’adesione al Fondo Pensione Complementare “Espero”, rivolte al personale della scuola assunto a tempo indeterminato con decorrenza economica successiva al 1° gennaio 2019.
Di cosa si tratta?
Cosa significa concretamente?
Chi è riguarda?
Cosa deve fare la scuola?
Cosa devi fare tu?
Hai nove mesi di tempo dalla consegna dell’informativa per decidere se:
Il nostro consiglio
La previdenza complementare è una decisione importante e personale. Prima di decidere (o non decidere!), informati bene su vantaggi, costi e implicazioni. Una scelta così importante non può essere frutto di una mancata risposta: non fare nulla equivale a dire SÌ all’adesione.
Per questo ti invitiamo a leggere con attenzione l’informativa e, se non intendi aderire, a manifestare chiaramente il tuo diniego nei tempi stabiliti.
Il tuo silenzio non deve valere come consenso. Agisci in modo consapevole!
Care colleghe e cari colleghi, vi ricordiamo che dal 16 giugno 2025 (ore 9:00) fino al 3 luglio 2025 (ore 23:59) sarà possibile procedere allo scioglimento della riserva per coloro che hanno presentato domanda di inserimento negli elenchi aggiuntivi in attesa del conseguimento del titolo di abilitazione o della specializzazione sul sostegno.
Possono sciogliere la riserva:
Titoli conseguiti all’estero: Chi ha conseguito il titolo all’estero ed è in attesa di riconoscimento può comunque sciogliere la riserva, allegando copia della richiesta regolarmente presentata
Il mancato scioglimento della riserva entro i termini stabiliti o il mancato conseguimento del titolo entro il 30 giugno 2025 comporterà l’esclusione dagli elenchi aggiuntivi.
Invitiamo tutti gli interessati a verificare la propria situazione e ad agire per tempo per evitare l’esclusione.
Per assistenza o chiarimenti, potete contattare la nostra sede sindacale
Il MIM ha pubblicato, con nota n. 21907 del 4 giugno 2025, le indicazioni operative per chi ha conseguito all’estero un titolo di specializzazione sul sostegno e vuole accedere al percorso formativo INDIRE. Ai sensi dell’art. 4 del Decreto Interministeriale 24 aprile 2025, n. 77, possono iscriversi esclusivamente i candidati che soddisfano tutte le seguenti condizioni:
Quando esprimere la rinuncia?
Le domande potranno essere presentate dal 5 al 25 giugno 2025.
Come presentare la domanda?
La rinuncia deve essere presentata seguendo una delle due modalità previste:
Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimenti, contatta la nostra sede.
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Gilda, 'non è stato capito senso del nostro ricorso al Tar' (v. 'Prof sostegno scelto da famiglie...' delle ore 13.40) (ANSA) - ROMA, 26 MAG - "Riteniamo che le sentenze si rispettino ma probabilmente non è stato capito il senso del ricorso che abbiamo presentato". Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, sulla decisione del Tar "di respingere l'istanza cautelare presentata contro il decreto ministeriale 32/2025 che lascia alle famiglie la decisione di confermare o meno il docente di sostegno". "Siamo convinti che la continuità didattica deve essere garantita ma non in questo modo - prosegue - Se si procederà con questa misura, che prevede la richiesta di conferma del docente da parte della famiglia, la questione non sarà risolta, al contrario, avremo problemi di contenziosi e di un carico burocratico maggiore per le scuole e uffici scolastici, paralizzando in alcuni casi le nomine, dal momento che la scuola si regge solo sui docenti non di ruolo".
Per la Gilda degli Insegnanti "la continuità didattica si garantisce solo trasformando i posti in deroga in posti in organico di diritto, e successivamente stabilizzandoli. Valuteremo comunque di tutelare caso per caso i docenti che verranno danneggiati", conclude Castellana.
L’assemblea, che ha riunito a Roma il 23/05/2025 i coordinatori di tutte le province italiane, ha confermato a grandissima maggioranza Vito Carlo Castellana come coordinatore nazionale per i prossimi quattro anni.
Durante l’assemblea è stata delineata l’agenda politica del sindacato per costruire una scuola pubblica di qualità.
Tra i temi principali affrontati, il contratto si conferma una priorità. La Gilda ribadisce con forza la richiesta di un’area contrattuale separata per la docenza, separazione indispensabile per promuovere la qualità della scuola pubblica e statale e valorizzare la specificità della professione docente.
Sul piano economico, la Gilda denuncia retribuzioni poco dignitose, non adeguate al costo della vita, lontane dagli standard europei e non proporzionate all’effettivo carico burocratico oggi richiesto agli insegnanti.
Critiche decise anche all’autonomia scolastica, considerata un freno alla qualità dell’istruzione pubblica, responsabile della frammentazione del sistema scolastico e della definizione dell’attuale profilo del Dirigente Scolastico.
Altro punto chiave è il precariato: per garantire continuità didattica e stabilità al personale, la Gilda propone il ritorno al doppio canale di reclutamento, affiancando ai concorsi ordinari abilitanti una graduatoria di abilitati. Il sindacato rivendica, inoltre, pari diritti per i docenti precari, a partire dal livello contrattuale.
Infine, la Gilda rilancia la necessità di una scuola che metta al centro la docenza: meno burocrazia, più tempo per l’insegnamento e il rapporto con gli studenti, con l’obiettivo di costruire una scuola pubblica davvero di qualità.
L’intervista concessa a Orizzonte Scuola rivela un programma ambizioso che punta a valorizzare la professione docente attraverso riforme strutturali e contrattuali.
Il taglio del CUNEO FISCALE (previsto dalla Legge di Bilancio n. 207/2024 relativa all’anno 2025) si articola in due diverse forme di beneficio fiscale, erogate dal nostro datore di lavoro (tramite NOIPA):
1. un BONUS FISCALE per chi ha un reddito fino ad € 20.000 (art 1 c. 4 L. 207/2024),
2. una ULTERIORE DETRAZIONE per chi ha un reddito tra € 20.001 ed € 40.000 (art 1 c. 6 L.207/2024).
1. BONUS FISCALE
L'importo del BONUS, spettante ai lavoratori dipendenti con reddito COMPLESSIVO annuo fino ad € 20.000, è calcolato sul reddito da lavoro DIPENDENTE rapportato all’intero anno, secondo le seguenti percentuali:
Il BONUS, determinato come sopra, non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà erogato a partire dal mese di Giugno 2025, con attribuzione del bonus per il mese di Giugno 2025, per il periodo Gennaio-Maggio 2025 e poi nei mesi successivi.
CONSEGUENZE Il BONUS sarà calcolato e attribuito tramite NoiPA sulla base delle informazioni presenti a sistema (reddito da lavoro DIPENDENTE, rientrante nei limiti previsti e sopra indicati).
Se si prevede che il proprio reddito COMPLESSIVO (al netto del reddito di ABITAZIONE PRINCIPALE + PERTINENZE) superi le soglie previste - ad esempio, perché si percepiscono redditi (affitti, lavoro autonomo, altri redditi, ...) diversi da quello di lavoro DIPENDENTE noto a NoiPA, è possibile rinunciare al beneficio, tramite Area riservata di NoiPA (cui si accede con SPID o CIE) e seguendo il percorso Servizi -> Stipendiali -> Gestione benefici fiscali. E tramite lo stesso servizio sarà possibile riattivare il beneficio revocato precedentemente.
2. ULTERIORE DETRAZIONE
L’ulteriore detrazione fiscale spetta ai lavoratori dipendenti
CONSEGUENZE
L'ULTERIORE DETRAZIONE sarà calcolata e attribuita tramite NoiPA sulla base delle informazioni presenti a sistema (reddito da lavoro DIPENDENTE, rientrante nei limiti previsti e sopra indicati).
Se si prevede che il proprio reddito COMPLESSIVO (al netto del reddito di ABITAZIONE PRINCIPALE+ PERTINENZE) superi le soglie previste - ad esempio, perché si percepiscono redditi (affitti, lavoro autonomo, altri redditi, ...) diversi da quello di lavoro DIPENDENTE noto a NoiPA, è possibile rinunciare al beneficio, tramite Area riservata di NoiPA (cui si accede con SPID o CIE) e seguendo il percorso Servizi -> Stipendiali -> Gestione benefici fiscali.
E tramite lo stesso servizio sarà possibile riattivare il beneficio revocato precedentemente RINUNCE Qualora si ritenga che il proprio reddito COMPLESSIVO (al netto del reddito di ABITAZIONE PRINCIPALE + PERTINENZE) superi le soglie previste, è possibile rinunciare agli specifici benefici sul portale NOIPA, utilizzando anche la specifica app NOIPA, per la generazione del codice OTP, con le seguenti precisazioni:
Se si rinuncia entro il 25 maggio, si eviterà l'erogazione del beneficio nel mese di Giugno 2025 (e nei successivi).
Se si rinuncia dopo il 25 maggio, il beneficio verrà comunque interrotto dalla prima mensilità utile.
Se non si rinuncia e si percepiscono benefici non spettanti, si restituirà quanto non di diritto in sede di conguaglio fiscale o di dichiarazione dei redditi.
Se si rinuncia, ma si aveva effettivamente diritto ai benefici fiscali di cui sopra, sarà operato il conguaglio a credito, eventualmente anche in sede di dichiarazione dei redditi.