L’assemblea, che ha riunito a Roma il 23/05/2025 i coordinatori di tutte le province italiane, ha confermato a grandissima maggioranza Vito Carlo Castellana come coordinatore nazionale per i prossimi quattro anni.
Durante l’assemblea è stata delineata l’agenda politica del sindacato per costruire una scuola pubblica di qualità.
Tra i temi principali affrontati, il contratto si conferma una priorità. La Gilda ribadisce con forza la richiesta di un’area contrattuale separata per la docenza, separazione indispensabile per promuovere la qualità della scuola pubblica e statale e valorizzare la specificità della professione docente.
Sul piano economico, la Gilda denuncia retribuzioni poco dignitose, non adeguate al costo della vita, lontane dagli standard europei e non proporzionate all’effettivo carico burocratico oggi richiesto agli insegnanti.
Critiche decise anche all’autonomia scolastica, considerata un freno alla qualità dell’istruzione pubblica, responsabile della frammentazione del sistema scolastico e della definizione dell’attuale profilo del Dirigente Scolastico.
Altro punto chiave è il precariato: per garantire continuità didattica e stabilità al personale, la Gilda propone il ritorno al doppio canale di reclutamento, affiancando ai concorsi ordinari abilitanti una graduatoria di abilitati. Il sindacato rivendica, inoltre, pari diritti per i docenti precari, a partire dal livello contrattuale.
Infine, la Gilda rilancia la necessità di una scuola che metta al centro la docenza: meno burocrazia, più tempo per l’insegnamento e il rapporto con gli studenti, con l’obiettivo di costruire una scuola pubblica davvero di qualità.
L’intervista concessa a Orizzonte Scuola rivela un programma ambizioso che punta a valorizzare la professione docente attraverso riforme strutturali e contrattuali.
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